Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Prove negative su collodio.
Pagina 329
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il procedimento comunemente conosciuto col nome di fotografia su collodio è quello per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro
Pagina 329
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
I. Preparare il collodio.
Pagina 329
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio farmaceutico del commercio è inoltre molto variabile nelle sue qualità. Perciò il fotografo che desideri di ottenere una grande costanza
Pagina 330
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Preparare il collodio.
Pagina 330
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio si può comperare presso i farmacisti, ma il collodio farmaceutico, per essere troppo denso, non può venir steso uniformemente ed in
Pagina 330
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
riuscita del collodio, imperciocchè se nel cotone fulminante rimane dell’acido, questo decompone più tardi il ioduro che si aggiunge al collodio per
Pagina 334
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Pare, che la pirossilina sia alterata dalla luce anche quando si trova sciolta in forma di collodio, egli è perciò che ordinariamente si prescrive di
Pagina 343
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
B COLLODIO SEMPLICE.
Pagina 344
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
1a Collodio contrattile, e collodio non contrattile. — Il collodio è capace di presentare due forme distinte. Ora esso è glutinoso contrattile, ora è
Pagina 345
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
I caratteri fisici ora enumerati il collodio li deve alla qualità della pirossilina impiegata, alla proporzione piuttosto grande di etere, ed alla
Pagina 345
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio senza reazione chimica si può cambiare in collodio con reazione chimica, aggiungendogli delle materie organiche capaci di sciogliersi in
Pagina 346
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
3a Quantità di pirostilina conveniente al collodio. — La quantità predetta (2 per 100) è la quantità massima di pirossilina che si possa prescrivere
Pagina 346
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo collodio ha una densità doppia di quella del collodio semplice sopraddetto. Esso può servire a dare al collodio fotografico la consistenza che
Pagina 347
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Allorquando si ha bisogno di avere del collodio denso, ed il caso può occorrere quando si ha del collodio troppo liquido da rendere consistente, è
Pagina 347
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
C. — COLLODIO FOTOGRAFICO.
Pagina 348
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
L’alcool, aggiunto in grande quantità sul collodio, agisce sopra di esso modificandone i caratteri fisici al modo che fanno gli alcali, cioè il
Pagina 348
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di potassio, dopo due o tre giorni che venne sciolto nel collodio, è nel momento più favorevole della sua azione, ma dopo alcune settimane
Pagina 350
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
1a Altra maniera di preparare il collodio. — Nella prima edizione di questo trattato abbiamo dato la seguente ricetta per preparare il collodio
Pagina 350
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di cadmio ha due proprietà particolari che lo rendono convenientissimo nel preparare fotograficamente il collodio: la sua grande stabilità
Pagina 351
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di cadmio è senza azione sulla pirossilina, epperciò il collodio fotografico preparato con esso si conserva indefinitamente, come facemmo
Pagina 351
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
4a Collodio bromurato. — L’azione dei bromuri sul collodio è quella che ha per effetto di diminuire la sua sensibilità se il sensibilizzatore del
Pagina 352
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Questo vario modo di comportarsi dei bromuri nel collodio fa sì che è pur varia l’opinione che hanno dei bromuri i fotografi, circa il loro effetto
Pagina 352
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
3a Collodio con un miscuglio di ioduri diversi. — Alcuni usano iodurare il collodio con ioduri diversi nel tempo stesso ed in proporzioni diverse
Pagina 352
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
5a Azione dell’alcool e dell’etere sul collodio fotografico. — Parlando del collodio semplice abbiamo veduto quale sia l’azione che esercitano questi
Pagina 353
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio che abbia un eccesso di alcool si distingue col nome di collodio alcoolico, mentre si chiama collodio etereo quello in cui l’etere
Pagina 354
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Una molto importante proprietà del collodio grandemente alcoolico è la sua stabilità, la quale si osserva anche quando il collodio è iodurato con
Pagina 354
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nel collodio alcoolico la proporzione del peso dell’alcool a quelle dell’etere solforico è alcune volle : : 3:1, ed anche : : 4:1, mentre nel
Pagina 354
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il collodio alcoolico, paragonato col collodio etereo, è poco sensibile quando la temperatura è bassa ed umida, ed esso, evaporandosi poco facilmente
Pagina 354
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
In questi ultimi tempi si fece un gran chiasso sul collodio alcoolico, quasi che esso dovesse far scomparire il collodio etereo. Quest’ultimo ha
Pagina 355
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
7a Quantità di ioduro conveniente al collodio. — È cosa difficile, se non impossibile, lo stabilire la quantità dell’ioduro necessario nell’iodurare
Pagina 356
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
8a Azione del tempo sul collodio fotografico. — Sulle preparazioni chimiche, in cui entrano sostanze organiche, l’azione del tempo è grande, e nel
Pagina 357
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nel collodio all’ioduro di cadmio il tempo richiesto onde il collodio possa ricevere la sua perfezione per sensibilità ed intensità è di circa 15
Pagina 358
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nel collodio all’ioduro di potassio è d’ordinario sufficiente il tempo di tre o quattro giorni affinchè il collodio produca i migliori risultati
Pagina 358
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Quando la sensibilità del collodio non si può rendere sufficientemente grande, e che nel tempo stesso la solidità della pellicola sulle lastre di
Pagina 359
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Abbiamo detto che dopo un lungo tempo il collodio, quando è preparato con certi ioduri, può arrossarsi e perdere della sua sensibilità. L
Pagina 359
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La sensibilità del collodio non può mai andare oltre certi limiti. Secondo il signor farmacista G. Masserano di Biella, si ottiene un collodio di
Pagina 359
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
10a Modo di conservare il collodio fotografico allo stesso grado di ioduramento. — Quando si corregge il collodio fotografico troppo fluido con
Pagina 360
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
La soluzione conterrà quattro volte più di ioduro di cadmio di quello contenuto nel collodio fotografico, epperciò sopra 2 parti di collodio denso
Pagina 360
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Il ioduro di cadmio, essendo molto solubile nel collodio, lo si potrebbe far entrare nel collodio direttamente, senza previamente scioglierlo nell
Pagina 360
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
1a Densità conveniente al collodio. — Solamente nell’operazione di applicare il collodio sul vetro si riconosce se la densità del collodio è quella
Pagina 364
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
o minore, con cui il collodio si lascia stendere senza troppo presto evaporarsi, lasciando delle onde ammonticchiate di collodio, e dallo spessore
Pagina 364
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Nel versare il collodio sulla lastra val meglio che esso venga versato in troppo grande quantità, che in quantità troppo piccola. Nel primo caso si
Pagina 364
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
4° Appena che la lastra sarà tutta coperta di collodio, leggermente si abbassa sull’orifizio del fiasco l’angolo della lastra più vicino alla persona
Pagina 364
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Per evitare un simile inconveniente noi abbiamo veduto di sopra che conviene mettere il collodio in piccoli fiaschetti, in modo che ciascuno abbia a
Pagina 365
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
3a Inconvenienti di una troppo grande lentezza nel collodionare. — Se dopo di aver versato il collodio sulla lastra si va troppo per le lunghe nel
Pagina 365
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Sensibilizzare il collodio.
Pagina 373
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Vari sono i procedimenti che si possono comprendere sotto la denominazione generale di collodio secco. Il così detto collodio albuminato, gelatinato
Pagina 416
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Si ricopre una lastra di vetro con collodio iodurato, quindi si sensibilizza la lastra nel modo ordinario. Se il collodio è vecchio, o contiene molto
Pagina 416
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Prove negative su collodio secco.
Pagina 416